Gli imprenditori che hanno scelto di investire in fotovoltaico sono a conoscenza del vantaggio di usufruire – post opportuna richiesta – degli incentivi statali, oltre che godere della tariffa incentivante.
Ciò è possibile per un lasso di tempo pari all’intero ciclo di vita dell’impianto nel quale si estende anche la sua relativa garanzia: vent’anni.
Quanto appena detto è realtà solo e soltanto se i pannelli dell’impianto fotovoltaico interessato non registrano malfunzionamenti e guasti; quindi, se tutto procede per il verso giusto, senza interventi di manutenzione.
È infatti risaputo che negli anni i pannelli fotovoltaici registrano una riduzione di rendimento elettrico di circa l’1%, se non ci si fa affiancare da un team di esperti nella manutenzione fotovoltaica: facendo due calcoli, questo vorrebbe dire registrare un calo di produzione fino al 20% al termine di vita dell’impianto.
Quando si registra la fine del ciclo di vita di un pannello fotovoltaico?
Nel momento in cui il modulo ha un rendimento pari o inferiore al 50% della sua produzione elettrica iniziale.
Ciò si traduce in costi (relativi a tutto ciò che concerne la manutenzione) superiori al guadagno relativo all’energia prodotta: si registra così un deficit nella generazione dell’energia, perché conseguentemente viene utilizzata quella del gestore elettrico, proprio perché quella autoprodotta è insufficiente.
Qual è il guasto più comune?
Il guasto con il quale ci rapportiamo più di frequente è il corto circuito della cella solare ed è quel tipo di malfunzionamento che causa gli eventuali e famosi fermi impianto: stiamo quindi parlando di mancata produzione di energia elettrica e/o abbassamento di tensione.
I motivi del guasto e delle relative conseguenze su citate sono da ricondurre alla continua esposizione dei moduli ai raggi ultravioletti delle radiazioni solari, che nel tempo – senza un opportuno servizio di manutenzione professionale – deteriora la resina di protezione delle celle fotovoltaiche che rilasciano successivamente agenti ossidanti fino a distruggere i contatti metallici.
Inoltre, se i pannelli non sono stati installati nel modo corretto, è possibile che si verifichi un surriscaldamento anormale dovuto alla difficoltà che i moduli avrebbero di raffreddarsi in quella determinata posizione scorretta attraverso il sistema di ventilazione.
Se questo malfunzionamento si verifica in una sola cella, il danno è minore: si risolve collegando in serie delle celle solari, in modo tale da equilibrare le cariche dei pannelli solari. È importante ricordare però che anche il malfunzionamento di una sola cella solare può compromettere il rendimento elettrico: è per questo che sarebbe opportuno anche qui farsi affiancare da un servizio di manutenzione professionale, che proceda adeguatamente alla sostituzione.
Altri guasti comuni nei pannelli fotovoltaici
Altre tipologie di guasti sono quelli che si manifestano al verificarsi di fenomeni esterni come quelli atmosferici e sono:
- i fulmini che possono danneggiare i pannelli solari e le apparecchiature elettroniche,
- rottura di un pannello solare,
- abbassamento dell’assorbimento delle radiazioni solari dovuto alla presenza di polvere, fogliame, residui di smog e salsedine.
E all’inverter?
Come abbiamo già detto in un vecchio articolo, onde evitare problemi al corretto funzionamento dell’inverter è opportuno:
- controllare i contatti,
- sostituire i fusibili bruciati o danneggiati;
- controllare il voltaggio della batteria e, se troppo basso, caricarla o sostituirla.
Ecco allora che interviene Photovoltaic Expert.
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